Booklover - La trilogia di New York, Paul Auster

«Cominciò con un numero sbagliato, tre squilli di telefono nel cuore della notte e la voce all’apparecchio che chiedeva di qualcuno che non era lui. Molto tempo dopo, quando fu in grado di pensare a ciò che gli era accaduto, avrebbe concluso che nulla era reale tranne il caso. Ma questo fu molto tempo dopo. All’inizio, non c’erano che il fatto e le sue conseguenze. La questione non è se si sarebbero potuti sviluppare altrimenti o se invece tutto fosse già stabilito a partire dalla prima parola detta dallo sconosciuto. La questione è la storia in sé: che abbia significato o meno, non spetta alla storia spiegarlo»
In uno degli inizi più folgoranti della letteratura americana, Paul Auster ci getta nella mente di Daniel Quinn, che è costretto a trasformarsi in un detective privato alla ricerca di se stesso. Un gioco letterario, quello tra "private eye" e "private I", che spinge il protagonista a indagare che cosa è reale e che cosa non lo è. Un libro meraviglioso per ogni #booklover... di cui esiste anche una straordinaria versione a fumetti, disegnata da David Mazzucchelli.