Perché scegliere di essere un booklover

Alzi la mano chi non ha mai comperato un libro tratto in inganno dalla copertina? A me è successo tante volte, al punto che c'è stato un momento in cui ho messo in discussione la mia capacità di scegliere il prossimo libro da comodino. Colpita dall'ennesima delusione ho riletto Jane Austen. Eppure cercavo qualcosa di nuovo e ho chiesto agli amici più cari di consigliarmi cinque titoli ciascuno (come, guarda caso, in Alta Fedeltà di Nick Hornby). L'esperimento fallì miseramente perché mi affidai all'amicizia e non mi interrogai sul loro gusto, che era tanto diverso dal mio. Stordita, e senza validi suggerimenti, entrai in libreria e chiesi al libraio. Mi chiese di dirgli cinque titoli che piacevano a me. E mi diede in mano Espiazione di McEwan. Mi disse che l'avrei amato e così fu.
Fu una rivelazione: non potevano essere i consigli di amici a guidarmi
nella scelta dei libri, ma sconosciuti #booklover come me.
Persone che sanno darne una concisa descrizione, senza svelare troppo.
Nel profondo, sono narratori, non solo lettori.
Io vi consiglio affidatevi a loro, a occhi chiusi.
Lasciate che vi guidino per i corridoi delle librerie e vi carichino le mani di libri meravigliosi.
Sono alla ricerca di narratori che abbiano il piacere di condividere con gli altri #booklovers i loro personali consigli. E, per ora, inizio io. Un libro alla volta, di quelli che ho in libreria e di quelli che ho sul comodino.