Booklover - Le correzioni, Jonathan Franzen

“Conficcava forchette di lampi nell’insalata di alberi all’orizzonte dell’Illinois.”
Franzen è un autore difficile da digerire. Se non si è propensi all'autoanalisi, alla messa in discussione di sé, tanto vale lasciar perdere.
La famiglia che descrive in Le Correzioni è una famiglia come tante dove i genitori correggono i figli seguendo una via che è propria. Non ci sono cattive intenzioni, non c’è odio. Forse un po’ di disattenzione e di superficialità, ma come capita a tutti e, con indulgenza, sono solo riconosciute come ingredienti di una ricetta. Forse poche dimostrazioni d’affetto, pochi riconoscimenti, pochissime parole, alcune delle quali, molto crudeli.
Tanti non detti, tanti sentimenti non espressi, ma dati per scontati.
I genitori sbagliano ovviamente.
I figli crescono con i propri rancori, con il desiderio di accontentare i genitori o di buttare all’aria tutto quello che è stato loro insegnato. Un desiderio di rivincita, di farsi un posto nella vita, di migliorare e di non sbagliare come hanno fatto loro.
Però i figli crescono e sbagliano a loro volta.
Crescono e diventano genitori. E sbagliano di nuovo. Perché la ruota della vita gira.
Poi i tuoi infallibili genitori invecchiano e hanno bisogno di te, figlio che hai desiderato non essere corretto e che ora invece vuoi correggere. I rancori si attenuano, l’amore sopito e sepolto viene a galla. E con l'affetto di chi cresce e cambia punto di vista, matura e apprendere attraverso l'esperienza, si apprezza ciò contro cui ci si è ribellati con tanto ardore. Semplicemente perché si è scavalcata la barricata, si sono indossati gli abiti dei nostri controllori e si vigila da vicino sulla prole. È un'inversione di punti vista o, altrettanto realmente, il procedere verso punti di vista consecutivi.
Quei padri e quelle madri autoritari diventano fragili e bisognosi d’affetto e di cure. Ora che sei genitore puoi comprendere i loro errori e forse, giustificarli.
Proprio quegli stessi errori che hanno cambiato il tuo modo di essere e di pensare, il tuo modo di porti nei confronti della vita, la tua capacità di metterti in gioco, il tuo modo di rapportarti agli altri. Si tratta di strati e strati di esperienze ed emozioni che si sovrappongono per formare l’essere umano che sei diventato e che diventerai.